Giuliano Di Giuseppe

Le Altre Note Festival

Le Altre Note Festival

Le tre suite che compongono “Paesaggi Musicali italiani”, accomunate dal canto, sono indipendenti per quanto concerne l’idea compositiva essendo ognuna fondata su un principio informatore diverso che le nutre da capo a fondo.

Il principio ispiratore che guida la “Lagunaria” è l’idea della nebbia che avvolge la laguna immaginaria. Strofe e ritornelli sono come avvolti nella foschia e, distorti nella metrica oltre che nel ritmo e nell’armonia, sono percepiti con i contorni poco definiti risultando a volte persino irriconoscibili.

La “Grottesca” è invece ispirata all’idea del Rondò, del ritorno periodico di un episodio musicale alternato a sezioni intercalate di natura diversa e contrastante. I Ritornelli, alla fine, sono gli unici momenti della canzone che risuonano uguali all’originale e che quindi vengono riconosciuti come autentici. Delle strofe, ossia i momenti intercalati, rimane soltanto il testo poetico questa volta adornato da una musica di originale concezione.

“L’Introduzione e Vesuviana” vuole rappresentare il felice incontro fra il genere musicale della canzone – in questo caso quella della grande tradizione napoletana – e la forma sonata. Le canzoni, incastonate come perle all’interno dell’architettura formale sonatistica, si integrano all’interno del discorso musicale, e si adattano alla forza drammatica e dialettica della forma settecentesca senza per questo perdere in dignità e identità espressiva.

Ensemble Il Bricconcello – tenore L. De Lisi, clarinetto A. Giancaterina, chitarra L. Trabucchi, violoncello P. Ruggiero

Vaga Luna Festival

Vaga Luna Festival

Le tre suite che compongono “Paesaggi Musicali italiani”, accomunate dal canto, sono indipendenti per quanto concerne l’idea compositiva essendo ognuna fondata su un principio informatore diverso che le nutre da capo a fondo.

Il principio ispiratore che guida la “Lagunaria” è l’idea della nebbia che avvolge la laguna immaginaria. Strofe e ritornelli sono come avvolti nella foschia e, distorti nella metrica oltre che nel ritmo e nell’armonia, sono percepiti con i contorni poco definiti risultando a volte persino irriconoscibili.

La “Grottesca” è invece ispirata all’idea del Rondò, del ritorno periodico di un episodio musicale alternato a sezioni intercalate di natura diversa e contrastante. I Ritornelli, alla fine, sono gli unici momenti della canzone che risuonano uguali all’originale e che quindi vengono riconosciuti come autentici. Delle strofe, ossia i momenti intercalati, rimane soltanto il testo poetico questa volta adornato da una musica di originale concezione.

“L’Introduzione e Vesuviana” vuole rappresentare il felice incontro fra il genere musicale della canzone – in questo caso quella della grande tradizione napoletana – e la forma sonata. Le canzoni, incastonate come perle all’interno dell’architettura formale sonatistica, si integrano all’interno del discorso musicale, e si adattano alla forza drammatica e dialettica della forma settecentesca senza per questo perdere in dignità e identità espressiva.

Ensemble Il Bricconcello – tenore L. De Lisi, clarinetto A. Giancaterina, chitarra L. Trabucchi, violoncello P. Ruggiero

Vaga Luna Festival

Vaga Luna Festival

Le tre suite che compongono “Paesaggi Musicali italiani”, accomunate dal canto, sono indipendenti per quanto concerne l’idea compositiva essendo ognuna fondata su un principio informatore diverso che le nutre da capo a fondo.

Il principio ispiratore che guida la “Lagunaria” è l’idea della nebbia che avvolge la laguna immaginaria. Strofe e ritornelli sono come avvolti nella foschia e, distorti nella metrica oltre che nel ritmo e nell’armonia, sono percepiti con i contorni poco definiti risultando a volte persino irriconoscibili.

La “Grottesca” è invece ispirata all’idea del Rondò, del ritorno periodico di un episodio musicale alternato a sezioni intercalate di natura diversa e contrastante. I Ritornelli, alla fine, sono gli unici momenti della canzone che risuonano uguali all’originale e che quindi vengono riconosciuti come autentici. Delle strofe, ossia i momenti intercalati, rimane soltanto il testo poetico questa volta adornato da una musica di originale concezione.

“L’Introduzione e Vesuviana” vuole rappresentare il felice incontro fra il genere musicale della canzone – in questo caso quella della grande tradizione napoletana – e la forma sonata. Le canzoni, incastonate come perle all’interno dell’architettura formale sonatistica, si integrano all’interno del discorso musicale, e si adattano alla forza drammatica e dialettica della forma settecentesca senza per questo perdere in dignità e identità espressiva.

Ensemble Il Bricconcello – tenore L. De Lisi, clarinetto A. Giancaterina, chitarra L. Trabucchi, violoncello P. Ruggiero

Riflessi Sonori

Riflessi Sonori

Le tre suite che compongono “Paesaggi Musicali italiani”, accomunate dal canto, sono indipendenti per quanto concerne l’idea compositiva essendo ognuna fondata su un principio informatore diverso che le nutre da capo a fondo.

Il principio ispiratore che guida la “Lagunaria” è l’idea della nebbia che avvolge la laguna immaginaria. Strofe e ritornelli sono come avvolti nella foschia e, distorti nella metrica oltre che nel ritmo e nell’armonia, sono percepiti con i contorni poco definiti risultando a volte persino irriconoscibili.

La “Grottesca” è invece ispirata all’idea del Rondò, del ritorno periodico di un episodio musicale alternato a sezioni intercalate di natura diversa e contrastante. I Ritornelli, alla fine, sono gli unici momenti della canzone che risuonano uguali all’originale e che quindi vengono riconosciuti come autentici. Delle strofe, ossia i momenti intercalati, rimane soltanto il testo poetico questa volta adornato da una musica di originale concezione.

“L’Introduzione e Vesuviana” vuole rappresentare il felice incontro fra il genere musicale della canzone – in questo caso quella della grande tradizione napoletana – e la forma sonata. Le canzoni, incastonate come perle all’interno dell’architettura formale sonatistica, si integrano all’interno del discorso musicale, e si adattano alla forza drammatica e dialettica della forma settecentesca senza per questo perdere in dignità e identità espressiva.

Ensemble Il Bricconcello – tenore L. De Lisi, clarinetto A. Giancaterina, chitarra L. Trabucchi, violoncello P. Ruggiero

Paesaggi Musicali Italiani

Paesaggi Musicali Italiani

Le tre suite che compongono “Paesaggi Musicali italiani”, accomunate dal canto, sono indipendenti per quanto concerne l’idea compositiva essendo ognuna fondata su un principio informatore diverso che le nutre da capo a fondo.

Il principio ispiratore che guida la “Lagunaria” è l’idea della nebbia che avvolge la laguna immaginaria. Strofe e ritornelli sono come avvolti nella foschia e, distorti nella metrica oltre che nel ritmo e nell’armonia, sono percepiti con i contorni poco definiti risultando a volte persino irriconoscibili.

La “Grottesca” è invece ispirata all’idea del Rondò, del ritorno periodico di un episodio musicale alternato a sezioni intercalate di natura diversa e contrastante. I Ritornelli, alla fine, sono gli unici momenti della canzone che risuonano uguali all’originale e che quindi vengono riconosciuti come autentici. Delle strofe, ossia i momenti intercalati, rimane soltanto il testo poetico questa volta adornato da una musica di originale concezione.

“L’Introduzione e Vesuviana” vuole rappresentare il felice incontro fra il genere musicale della canzone – in questo caso quella della grande tradizione napoletana – e la forma sonata. Le canzoni, incastonate come perle all’interno dell’architettura formale sonatistica, si integrano all’interno del discorso musicale, e si adattano alla forza drammatica e dialettica della forma settecentesca senza per questo perdere in dignità e identità espressiva.

Ensemble Il Bricconcello – tenore L. De Lisi, clarinetto A. Giancaterina, chitarra L. Trabucchi, violoncello P. Ruggiero

Paesaggi Musicali Italiani

Paesaggi Musicali Italiani

Le tre suite che compongono “Paesaggi Musicali italiani”, accomunate dal canto, sono indipendenti per quanto concerne l’idea compositiva essendo ognuna fondata su un principio informatore diverso che le nutre da capo a fondo.

Il principio ispiratore che guida la “Lagunaria” è l’idea della nebbia che avvolge la laguna immaginaria. Strofe e ritornelli sono come avvolti nella foschia e, distorti nella metrica oltre che nel ritmo e nell’armonia, sono percepiti con i contorni poco definiti risultando a volte persino irriconoscibili.

La “Grottesca” è invece ispirata all’idea del Rondò, del ritorno periodico di un episodio musicale alternato a sezioni intercalate di natura diversa e contrastante. I Ritornelli, alla fine, sono gli unici momenti della canzone che risuonano uguali all’originale e che quindi vengono riconosciuti come autentici. Delle strofe, ossia i momenti intercalati, rimane soltanto il testo poetico questa volta adornato da una musica di originale concezione.

“L’Introduzione e Vesuviana” vuole rappresentare il felice incontro fra il genere musicale della canzone – in questo caso quella della grande tradizione napoletana – e la forma sonata. Le canzoni, incastonate come perle all’interno dell’architettura formale sonatistica, si integrano all’interno del discorso musicale, e si adattano alla forza drammatica e dialettica della forma settecentesca senza per questo perdere in dignità e identità espressiva.

Ensemble Il Bricconcello – tenore L. De Lisi, clarinetto A. Giancaterina, chitarra L. Trabucchi, violoncello P. Ruggiero

Paesaggi Musicali Italiani

Paesaggi Musicali Italiani

Le tre suite che compongono “Paesaggi Musicali italiani”, accomunate dal canto, sono indipendenti per quanto concerne l’idea compositiva essendo ognuna fondata su un principio informatore diverso che le nutre da capo a fondo.

Il principio ispiratore che guida la “Lagunaria” è l’idea della nebbia che avvolge la laguna immaginaria. Strofe e ritornelli sono come avvolti nella foschia e, distorti nella metrica oltre che nel ritmo e nell’armonia, sono percepiti con i contorni poco definiti risultando a volte persino irriconoscibili.

La “Grottesca” è invece ispirata all’idea del Rondò, del ritorno periodico di un episodio musicale alternato a sezioni intercalate di natura diversa e contrastante. I Ritornelli, alla fine, sono gli unici momenti della canzone che risuonano uguali all’originale e che quindi vengono riconosciuti come autentici. Delle strofe, ossia i momenti intercalati, rimane soltanto il testo poetico questa volta adornato da una musica di originale concezione.

“L’Introduzione e Vesuviana” vuole rappresentare il felice incontro fra il genere musicale della canzone – in questo caso quella della grande tradizione napoletana – e la forma sonata. Le canzoni, incastonate come perle all’interno dell’architettura formale sonatistica, si integrano all’interno del discorso musicale, e si adattano alla forza drammatica e dialettica della forma settecentesca senza per questo perdere in dignità e identità espressiva.

Ensemble Il Bricconcello – tenore L. De Lisi, clarinetto A. Giancaterina, chitarra L. Trabucchi, violoncello P. Ruggiero

Paesaggi Musicali Italiani

Paesaggi Musicali Italiani

L’Istituto Italiano di Cultura di Haifa è lieto di presentare il programma “Paesaggi Musicali italiani”, serie di elaborazioni originali di melodie popolari o d’autore ad opera del compositore italiano Giuliano Di Giuseppe. “Paesaggi Musicali italiani” è un percorso musicale, letterario e visivo attraverso la canzone popolare italiana del secolo scorso, creato dall’Ensemble “I Bricconcello” in esclusiva per l’Istituto taliano di Cultura di Haifa.

Le tre suite che compongono “Paesaggi Musicali italiani”, accomunate dal canto, sono indipendenti per quanto concerne l’idea compositiva essendo ognuna fondata su un principio informatore diverso che le nutre da capo a fondo.

Il principio ispiratore che guida la “Lagunaria” è l’idea della nebbia che avvolge la laguna immaginaria. Strofe e ritornelli sono come avvolti nella foschia e, distorti nella metrica oltre che nel ritmo e nell’armonia, sono percepiti con i contorni poco definiti risultando a volte persino irriconoscibili.

La “Grottesca” è invece ispirata all’idea del Rondò, del ritorno periodico di un episodio musicale alternato a sezioni intercalate di natura diversa e contrastante. I Ritornelli, alla fine, sono gli unici momenti della canzone che risuonano uguali all’originale e che quindi vengono riconosciuti come autentici. Delle strofe, ossia i momenti intercalati, rimane soltanto il testo poetico questa volta adornato da una musica di originale concezione.

“L’Introduzione e Vesuviana” vuole rappresentare il felice incontro fra il genere musicale della canzone – in questo caso quella della grande tradizione napoletana – e la forma sonata. Le canzoni, incastonate come perle all’interno dell’architettura formale sonatistica, si integrano all’interno del discorso musicale, e si adattano alla forza drammatica e dialettica della forma settecentesca senza per questo perdere in dignità e identità espressiva.

Ensemble Il Bricconcello – tenore L. De Lisi, clarinetto A. Giancaterina, chitarra L. Trabucchi, violoncello P. Ruggiero

Sabato, 28 novembre 2020, ore 11:00.
Première su Vimeo all’indirizzo: https://vimeo.com/482517166 
e sulla pagine FaceBook dell’IIC di Haifa all’indirizzo: https://www.facebook.com/iichaifa 

22 Settembre 2020

Trento – Giardino del MUSE
“La Stanza del Pastore – Il Transumante” di V. Mambella

Attore E. Oliva, Oboe C. Di Bucchianico, Violino V. Galliani, Violoncello P. Ruggiero, Chitarra L. Trabucchi, Tastiere G. Di Giuseppe

Regia di E. Oliva – Musiche originali di G. Di Giuseppe – Scenografia F. Vitelli Costumi M. Taglieri – foto di scena C. Pavone

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20 Settembre 2020

Sondrio – Piazza Teresina Tua Quadro – “Teatro Sotto le Stelle 2020”
“La Stanza del Pastore – Il Transumante” di V. Mambella

Attore E. Oliva, Oboe C. Di Bucchianico, Violino V. Galliani, Violoncello P. Ruggiero, Chitarra L. Trabucchi, Tastiere G. Di Giuseppe

Regia di E. Oliva – Musiche originali di G. Di Giuseppe – Scenografia F. Vitelli Costumi M. Taglieri – foto di scena C. Pavone

Posted by Giuliano in Concerti